Dopo aver visto il superbonus e lo sconto in fattura, un’altra soluzione interessante è il bonus mobili ed elettrodomestici. L’Agenzia delle Entrate ha approvato il bonus mobili per gli elettrodomestici, fra cui anche i condizionatori.
Secondo la Circolare N.19/2020 è specificato che “l’installazione di un climatizzatore con pompa di calore per immobili residenziali, rientra negli interventi di manutenzione straordinaria che possono usufruire della detrazione Irpef 50%”, detrazione prevista dal bonus mobili ormai da diversi anni (con alcune variazioni anno per anno), confermata anche per il 2025.
In passato l’importo massimo da portare in detrazione fiscale era 10.000 euro, nel 2021 è diventato 16.000 euro e con il 2022 è tornato a 10.000 euro; nel 2023 è diventato 8.000 euro e dal 2024 è di 5.000 euro con detrazione al 50% (quindi anche per il 2025, significa quindi un massimo di 2500 euro che possono essere recuperati in 10 anni di detrazione Irpef). I requisiti principali restano invariati, fa riferimento alle spese di:
La cifra prevista dal bonus mobili è comprensiva di spese di trasporto e montaggio.
Nota: Bonus Casa ed Ecobonus prevede aliquota del 50% (dal 1 gennaio 2025) per quanto riguarda la prima casa, altrimenti l’aliquota è del 36%. Inoltre, a partire dal 2026 è previsto un ulteriore riduzione dell’aliquota di detrazione ovvero 36% per la prima casa e 30% per gli altri immobili.
Per gli impianti di climatizzazione e gli altri elettrodomestici in generale, c’è quindi un vincolo sulla classe di efficienza energetica, almeno di classe A+, quindi nel caso dei condizionatori si tratta di impianti con valori di SEER e SCOP più elevati.
Per ottenere questa agevolazione quindi occorre realizzare una ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, su un immobile di tipo residenziale, prima dell’acquisto dei mobili/elettrodomestici. In particolare:
La detrazione si ottiene in 10 rate annuali di pari importo, con un tetto massimo totale di 5000 euro di spesa, per il 2024. Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico o carta di debito/credito. Le spese vanno inserite nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Unico).
NB: non sono previsti quindi sconto in fattura o cessione del credito per il bonus mobili.
Quando i lavori comportano un risparmio energetico (es. acquisto climatizzatore, se invece è solo mobili no) è obbligatoria anche la comunicazione all’ENEA, da effettuare entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Abbiamo visto come funziona il bonus mobili, elenchiamo ora tutti i documenti necessari da conservare:
Abbiamo visto l’attuale tetto di 5000 euro per il Bonus mobili ed elettrodomestici. Per quanto riguarda invece il Bonus Casa, il limite di spesa è pari a 96000 euro, fino al 31 dicembre 2025 l’aliquota da portare in detrazione resterà al 50% per la prima casa, altrimenti 36%; in futuro sono previste altre riduzioni di incentivi, dal 2026 l’aliquota per la detrazione sarà del 36% per la prima casa, 30% negli altri casi.
È importante conoscere gli ultimi aggiornamenti normativi, per poter beneficiare delle varie agevolazioni fiscali. Ad esempio una ristrutturazione del proprio appartamento può essere l’occasione anche per l’acquisto di un nuovo climatizzatore e portarlo in detrazione, rientrando nel bonus mobili. Se hai dubbi, curiosità o vuoi procedere con questa modalità, CONTATTACI!