Quando si parla di climatizzatori, si pensa spesso all’unità interna: oltre alle prestazioni, oggi è sempre più importante il design, si cerca infatti di installare un’unità interna compatibile con le moderne necessità di arredo di un appartamento. Per questo Daikin ha prodotto modelli con ottimo design come ad esempio Emura e Stylish, vincendo premi internazionali, Mitsubishi con la serie MSZ-LN, analogamente Samsung e tutti gli altri brand. Abbiamo già discusso il tema del design dell’unità interna dei climatizzatori.
Ora però vogliamo parlare dell’unità esterna! Viene sempre messa in secondo piano, ma non dimentichiamo che una giusta scelta permette di avere un design architettonico esteticamente piacevole, aspetto fondamentale da valutare è anche la corretta posizione, sia funzionale sia di impatto visivo. Come esempio si riporta la seguente immagine, che rappresenta una scelta non proprio ottimale.
Molte volte per questioni di fretta, spazio e ignoranza, l’unità esterna viene semplicemente posta dove c’è spazio. Sia per una questione puramente estetica, di arredo architettonico, sia funzionale, l’unità esterna di un condizionatore deve essere montata nel posto giusto. Di fatto contiene tutte le schede elettroniche di funzionamento, per lavorare in modo efficiente è bene che il luogo sia adatto.
Scelte da evitare: ambienti chiusi e senza ricircolo dell’aria, posizioni troppo vicine al muro e al soffitto, posizioni che rendono difficile la manutenzione e coprirla con piante e oggetti di vario genere.
Scelte da preferire: posizionamento comodo per la manutenzione, distanza di almeno 10 cm da ogni ostacolo e mezzo metro frontale, in modo che la ventola possa far circolare liberamente l’aria. Anche la pioggia non è un problema, ovviamente l’unità esterna è progettata per essere posizionata proprio all’esterno dell’edifico!
Seguendo questi consigli generali, più legati alla funzionalità, da non trascurare anche l’aspetto puramente estetico, di design, basti pensare all’immagine (ironica) precedente. La normativa oggi è sempre più restrittiva anche in questo ambito, specie per quanto riguarda gli edifici storici.
A febbraio 2022 il tribunale di Udine ha stabilito che l’unità esterna dei condizionatori altera il decoro e l’estetica per i condomini. Un’ulteriore restrizione, un’ulteriore conferma di quanto sia importante prestare attenzione ai vari aspetti prima di installare l’unità esterna.
Per esigenze particolari sono nati i condizionatori senza unità esterna, per un’installazione invisibile (discorso analogo al canalizzabile ultrapiatto come unità interna).
Risolvono il problema dell’impatto estetico e anche quello della rumorosità, non incorrono in problemi normativi (dato che non impattano sull’estetica dell’edificio), questo a discapito ovviamente di una soluzione non tradizionale che quindi in genere costa di più e la realizzazione è più complessa, così come la manutenzione. Si tratta quasi sempre di modelli evoluti dotati di tecnologia inverter che permette un funzionamento graduale senza necessità di accensione-spegnimento quindi meno usura, meno rumorosità e più efficienza.
Un impianto di aria condizionata senza unità esterna richiede solamente di creare dei fori sulla parete esterna, attraverso i quali avviene il passaggio dell’aria; la facciata esterna spesso ricopre i fori con delle apposite griglie, esteticamente in armonia con i colori e lo stile dell’edificio.
Abbiamo visto le differenti tipologie. Noi di Climatic srl generalmente preferiamo un’installazione tradizionale, quindi con la classica unità esterna. Abbiamo illustrato i principi fondamentali sia di funzionalità che puramente estetici; dove possibile, l’unità esterna può essere posta nel luogo più adatto, rispettando tutti i requisiti. Nel nostro e-commerce vendiamo climatizzatori dotati di unità esterna. Lasciamo il caso particolare di impianti senza unità esterna solo per esigenze davvero specifiche, vincoli sia funzionali sia normativi per il decoro estetico, che richiedono questa soluzione.