RAEE è una sigla che significa Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; rientrano fra i rifiuti speciali, secondo il D.Lgs 151/2005 e successivamente dal D.Lgs 14/2014 oltre all’uso di sostanze definite “non pericolose” nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, viene disciplinato il loro smaltimento. Per la tutela dell’ambiente e della salute infatti non è possibile conferire questi oggetti nell’indifferenziato, plastica o altro, ma è previsto uno smaltimento particolare, che ha un costo: l’eco-contributo RAEE quindi è un importo monetario pagato in anticipo (di entità variabile, ad esempio incide maggiormente per i cosiddetti “grandi elettrodomestici”), la cui utilità è quella di finanziare il ritiro presso i centri di raccolta, trasporto e trattamento (di fatto copre i costi ma non genera alcun guadagno).
Prevalentemente i RAEE derivano da:
A seconda della tipologia, ci sono differenti codici:
R1 comprende frigoriferi, congelatori, climatizzatori;
R2 lavatrici, lavastoviglie, forni;
R3 televisori e monitor;
R4 ciò che non rientra nelle altre categorie (aspirapolvere, macchina da cucire, accessori computer…), stampanti, telefoni;
R5 sorgenti luminose (lampade ad incandescenza, neon…).
A seconda di quanto previsto, il conferimento dei RAEE può essere effettuato dai consumatori presso i centri di raccolta oppure ritiro da parte dei venditori (per conto dei produttori), specie quando si acquista un nuovo prodotto (quindi ritiro dell’usato). La responsabilità dei produttori deriva dal principio “chi inquina paga”, quindi responsabilità e gestione sono a carico dei produttori; quindi per sostenere tutti i costi di smaltimento viene fatto pagare questo eco-contributo in fase di acquisto.
Lo scopo è quello di recuperare materiali di valore (rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio) per riutilizzarli evitando quindi uno spreco di elementi, e anche quello di evitare i problemi derivanti dalla tossicità, pericolosità (salute e ambiente) e non biodegradabilità di questi materiali.
Il trattamento dei RAEE segue quindi una prima fase di messa in sicurezza (rimuovere i componenti pericolosi), per poi procedere alla separazione dei materiali, infine una lavorazione meccanica per il recupero di questi materiali.
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