Perché sanificare un impianto di climatizzazione

La manutenzione e la sanificazione dei condizionatori è fondamentale e solo dopo l’arrivo del COVID-19 iniziamo a capirne l’importanza! La nostra salute dipende anche dalla qualità dell’aria che respiriamo negli ambienti chiusi (vedi anche: aria condizionata e salute): l’aria infatti può trasportare numerosi microrganismi che causano infezioni, problematiche di vario genere (es. allergia) come attacchi d’asma, poiché nei filtri si raccolgono polvere, pollini e acari. Per questo motivo è fondamentale una corretta manutenzione e pulizia degli impianti di condizionamento.
 
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Come effettuare la manutenzione e sanificazione del condizionatore di casa

La prima operazione da svolgere è il controllo dei filtri. Questo va fatto prima dell’avvio dell’impianto. Se i filtri sono integri, poi li si pulisce lavandoli con acqua, secondo le istruzioni ed eventualmente trattati con disinfettanti specifici. Questo controllo e successiva pulizia, lo possiamo fare una volta al mese. Ovviamente se vediamo che i filtri non sono integri, è meglio procedere alla sostituzione, garantendo la migliore filtrazione dell’aria condizionata.
 
Oltre al controllo dei filtri, è fondamentale anche un controllo generale dell’impianto prima di avviarlo, inoltre anche la batteria di scambio termico (dell’unità interna del condizionatore) va pulita, siccome essendo a contatto con il filtro, può venire contaminata dagli eventuali agenti inquinanti presenti (batteri, pollini, funghi ecc).
 
Secondo alcuni studi oltre il 70% dei problemi legati alla qualità dell’aria indoor sono causati dagli impianti di condizionamento a causa di una manutenzione inesistente o non adeguata. I condotti dell’aria (oltre agli elementi terminali degli impianti canalizzati, batterie di scambio termico con le relative bacinelle di raccolta dell’acqua di condensa) inoltre possono accumulare polveri, fumo di sigarette, microrganismi e corpi estranei di ogni genere: senza interventi adeguati infatti, tutti questi problemi negli impianti sono destinati ad aumentare, con un conseguente malessere e aumento di allergie nelle persone. La cosiddetta Sick Building Syndrome, ovvero “sindrome dell’edificio malato”, è causata in buona parte dalla contaminazione degli impianti di condizionamento, in aggiunta ad una climatizzazione inadeguata e con scarsi ricambi d’aria.
 

Disinfezione, sanificazione, pulizia dei filtri del condizionatore

Quindi per la manutenzione igienica degli impianti di condizionamento non è sufficiente la sola sostituzione dei filtri dei condizionatori, ma l’ideale è una completa pulizia e disinfezione dell’interno dei canali. Il tutto rispettando la normativa vigente in materia di igiene e sicurezza nell’ambiente di lavoro. Si consiglia di eseguire la manutenzione di questi impianti due volte l’anno: in particolare prima dell’accensione dell’impianto (inizio estate) e anche a fine stagione.
 
In breve, gli step principali da ricordare per un’adeguata manutenzione del condizionatore sono:

  • pulizia unità esterna
  • pulizia unità interna
  • pulizia completa dei filtri

Poi si aggiungono interventi extra di pulizia-sanificazione, come il controllo dei canali spiegato prima.
 
Da precisare che un condizionatore non regolarmente manutenuto o riparato, non può funzionare come previsto, quindi non rinfresca o scalda l’aria che gestisce. L’ambiente esterno è ricco di polvere, pollini e varie sostanze inquinanti; nel caso di elementi dei condizionatori sistemati all’esterno, questi si depositano sulla copertura e possono attaccare le batterie, compromettendo l’efficienza della macchina. Inoltre le stesse sostanze vengono catturate dai condizionatori insieme all’aria, intasano i filtri e determinano un calo di rendimento.
 
Anche le fughe di gas possono essere un problema, poiché causano un calo di rendimento assieme ad un aumento dei consumi: il condizionatore quindi consuma più energia elettrica con una resa minore. Nonostante le perdite siano eventi normali e previsti, effettuare la manutenzione di un impianto di aria condizionata permette di arginare questo problema, quantomeno tenerlo sotto controllo. Il rabbocco del prodotto refrigerante è la prima operazione da fare, ma siccome le perdite si verificano a livello dei collegamenti fra tubature e saldature è opportuno controllare anche questi.
 
Anche l’uso di un filtro anticalcare o addolcitore d’acqua può essere molto di aiuto poiché l’accumulo di calcare costituisce la causa principale di guasti e malfunzionamenti di elettrodomestici come caldaie, purificatori d’aria ecc.
 
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Noi di occupiamo anche della manutenzione di caldaie e impianti di riscaldamento! Se vuoi saperne i più, con i consigli su come preservare al meglio i tuoi impianti, puoi leggere il nostro articolo dedicato.
 

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