Cogenerazione e trigenerazione sono due termini di cui si sente parlare negli ultimi anni. Vediamoli più in dettaglio, cosa sono e come funzionano, perché possono essere soluzioni interessanti e convenienti!
Secondo la definizione, per cogenerazione si intende la produzione contemporanea di energia meccanica (generalmente convertita poi in energia elettrica) e calore, che viene impiegato per il riscaldamento. Presenta efficienza maggiore rispetto a quella ottenibile con i due sistemi (produzione di calore e produzione di energia elettrica) separati.
La cogenerazione quindi associa due diverse fonti di energia; la trigenerazione ne aggiunge una terza, ovvero parte dell’energia viene impiegata per produrre energia frigorifera.
Si tratta di soluzioni ad elevata efficienza, elevato rendimento, questo grazie ad una perfetta gestione dell’energia prodotta che impiega il calore per determinati scopi, anziché liberarlo semplicemente all’esterno, sprecandolo. Un semplice esempio di cogenerazione avviene nel settore automotive, dove l’energia prodotta dal combustibile viene impiegata per la trazione del veicolo e il calore può essere usato per il riscaldamento dell’abitacolo.
Abbiamo visto quindi che cogenerazione e trigenerazione sono due soluzioni con elevata efficienza. Infatti, l’efficienza totale è data dalla somma dell’efficienza elettrica e di quella termica. Generalmente un sistema che abbina diverse tecnologie di produzione/recupero energetico, è sempre più efficiente rispetto ad un singolo.
Nella pratica, si può pensare all’abbinamento di solare termico, solare fotovoltaico, e/o climatizzazione con pompa di calore. Abbinare queste tecnologie può essere utile anche a piccola scala, a livello domestico, dove si parla di microcogenerazione. Ad esempio il fotovoltaico rende molto conveniente la pompa di calore, non essendoci più spesa per l’energia elettrica o quasi. Il solare termico interviene poi per quanto riguarda il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
Come vedremo poi nel corso dell’articolo, al giorno d’oggi il fotovoltaico conviene (in passato era necessario invece fare bene i propri conti) e per quanto riguarda il solare termico, questo è sempre stato conveniente: sistema più semplice, poco costoso e meno problematico (di fatto un pannello nero che si scalda, il funzionamento è garantito).
Occorre prestare molta attenzione agli incentivi, dato che al giorno d’oggi il Superbonus, Ecobonus è certamente più vincolato rispetto al passato.
Approfondiamo comunque il tema incentivi del fotovoltaico (2025). Lo Scambio Sul Posto (SSP) ha cessato di esistere dal 31/12/2024, per gli impianti preesistenti; per le nuove realizzazioni era stato già abbandonato da fine 2023, quindi sono stati introdotti nuovi incentivi focalizzati sull’autoconsumo:
In sintesi, oggi il fotovoltaico conviene quando dimensionato per l’autoconsumo. È consigliabile l’installazione di un accumulatore, dimensionato a seconda della potenza dell’impianto. Di base abbiamo sempre la detrazione Irpef 50% (in 10 anni, rate annuali della stessa entità, dalla dichiarazione dei redditi, se ovviamente il nostro reddito lo consente, possiamo detrarre quindi metà della spesa sostenuta, l’aliquota dal 2026 diventerà pari al 36%), per la riqualificazione energetica la detrazione era inizialmente del 65%, ora del 50%.
Abbinare poi un impianto fotovoltaico ad un moderno impianto di climatizzazione con pompa di calore, consente di ottenere quindi il massimo delle potenzialità anche a livello domestico. Nel nostro e-commerce vendiamo i migliori condizionatori, con funzionamento a pompa di calore (raffrescamento + riscaldamento, efficienza elevata quindi classi A+++/A++, valori di SEER e SCOP elevati).
I certificati bianchi sono titoli di efficienza energetica, di fatto titoli acquistabili e rivendibili, quindi un contributo economico con lo scopo ovviamente di avere una riduzione del consumo energetico su larga scala.
CAR è semplicemente l’acronimo di Cogenerazione ad Alto Rendimento.