Il Conto Termico è un incentivo inizialmente introdotto nel 2012 tramite il DM 28/12/2012 e in seguito aggiornato: a partire dal 31 maggio 2016 infatti è operativo il Conto Termico 2.0. Nel 2023 è stato rinnovato con alcune migliorie (procedura più rapida nei tempi e semplificata, rata più alta, elenco soggetti ammessi e tipologie di interventi, ampliato) e confermato anche per il 2024.
Si tratta di un incentivo in conto capitale, a fondo perduto, con lo scopo di incrementare l’efficienza energetica dell’edificio e installare fonti di energia rinnovabili, fra cui anche pompe di calore. Possono usufruire di questo incentivo sia la Pubblica Amministrazione, sia imprese e cittadini privati. L’importo si riceve in modo diretto e non ad esempio tramite detrazione Irpef, se questo non supera i 5000 euro si riceve in un’unica rata. Il tempo per riceverlo è di circa due mesi.
Per quanto riguarda le pompe di calore, l’incentivo si riceve se si opera su edifici già esistenti e si provvede alla sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento; poi ci sono limiti sull’efficienza (COP, EER) che la pompa di calore deve avere per poter usufruire della detrazione 65%, ovviamente i nuovi prodotti li rispettano in pieno.
Il tetto massimo di spesa da portare in detrazione, è di 96000 euro per unità immobiliare.
Un altro incentivo interessante è il Bonus barriere architettoniche – detrazione fino al 75% in cinque anni, rispettando alcuni requisiti di accessibilità (nella sostituzione dei serramenti, ecc).
Le percentuali di incentivo possono variare fra il 40 e il 60%, a seconda della tipologia di intervento, come indicato sul sito ufficiale gse.it.
Entro 60 giorni dalla data di conclusione lavori, il beneficiario deve accedere alla piattaforma online del Gestore Servizi Energetici (GSE) e compilare la “scheda domanda” con tutte le informazioni richieste. La Pubblica Amministrazione ha anche la possibilità di prenotare in anticipo prima che l’intervento sia realizzato, ricevendo quindi un acconto del totale (che poi sarà saldato a fine lavori).
L’ammontare dell’incentivo è molto variabile, dipende dalla potenza termica installata, dal COP (coefficiente di prestazione) e dalla zona climatica in cui è installato l’impianto. Spiegato più in dettaglio sul sito ufficiale GSE.
La procedura è stata semplificata per agevolare i “piccoli interventi” ovvero impianti con potenza termica minore o uguale a 35 kW e impianti solari fino a 50 mq.
- pompe di calore
- caldaie e stufe a biomasse
- solare termico
- scaldacqua a pompa di calore
- impianti ibridi a pompa di calore
È anche disponibile un portale dedicato di Daikin: daikincontotermico.it
A livello indicativo mostriamo un esempio di funzionamento di questo tool offerto da Daikin.
La Pubblica Amministrazione ha accesso anche ad altri interventi, ad esempio per il miglioramento dell’efficienza energetica di tutto l’edificio (quindi isolamento termico, infissi, sistemi di illuminazione, ecc). Imprese e privati invece per questa tipologia di interventi devono rientrare ad esempio nel Bonus mobili oppure Superbonus 110%.
È un incentivo interessante per imprese e privati, che possono rientrare in alcune delle categorie di interventi previste: ad esempio la nuova gamma di riscaldamento Daikin Altherma riguarda pompe di calore e sistemi ibridi, che come abbiamo visto possono beneficiare del Conto Termico 2.0.
Tutte le info sugli incentivi, spiegati sul sito ufficiale Daikin.it.